Ti sei mai chiesto se la tua casa è un luogo sicuro? Magari hai messo la porta blindata e un nuovo sistema di allarme, ma c’è un pericolo che passa anche i sistemi anti-intrusione più sofisticati: l’inquinamento indoor.
Tanti pensano che l’inquinamento sia un problema che riguarda solo le strade trafficate, ma non è così: l’inquinamento maggiore è negli ambienti chiusi. Si chiama inquinamento indoor, perché sta dentro, cioè all’interno della tua porta di casa.
In pratica, l’inquinamento indoor è una somma che possiamo rappresentare cosi:
Inquinamento indoor = Inquinamento esterno + Inquinamento prodotto in casa
Puoi combattere l’inquinamento indoor in casa tua? Certo. Per poterlo sconfiggere, però, devi conoscerlo. Scorrendo questo articolo scoprirai tutto quello che devi sapere sui nemici che minacciano l’aria di casa tua.
Cominciamo!
Lo sappiamo: non è bello scoprire che la tua casa ospita degli estranei. Sono pericolosi e sono anche invisibili, quindi se vuoi combatterli, devi sapere chi sono.
Gli inquinanti in una casa si possono suddividere in tre gruppi:
A questo elenco alcuni aggiungono la CO2, ma la CO2 non è un inquinante. Siamo noi stessi a produrre CO2 quando respiriamo.
Il problema non è la CO2, ma la sua concentrazione: quando è troppo elevata, vuol dire che se aumenta troppo possiamo avere sonnolenza, perdita di concentrazione, ecc.
Vediamo ora nel dettaglio gli inquinanti più pericolosi.
Cosa sono i VOC? Sono i Composti Organici Volatili (Volatile Organic Compounds in inglese). Si tratta di composti chimici (ne esistono più di 900 tipi) con nomi complessi: idrocarburi alifatici, aromatici e clorurati, aldeidi, terpeni, alcooli, esteri e chetoni.
Come arrivano in casa tua? Possono essere generati da prodotti cosmetici o deodoranti, materiali di pulizia come i detersivi o i detergenti e altri prodotti vari (es. colle, adesivi, solventi, vernici), abiti trattati recentemente in lavanderie.
Non solo.
I Voc sono generati anche dal fumo di sigaretta e da strumenti tipici degli uffici quali le stampanti e le fotocopiatrici.
Essi si propagano negli ambienti per evaporazione superficiale a temperatura ambiente e per capillarità (ovvero attraversando i vari materiali che compongono ad esempio la stratigrafia di un muro perimetrale).
Un elemento nascosto, come ad esempio un isolante che sta dentro a un’intercapedine, può comunque emettere VOC che raggiungono l’aria interna della tua casa sia attraversando il materiale più superficiale di rivestimento (per esempio, il cartongesso), sia infiltrandosi nei bordi di giunzione e nelle fughe tra elementi.
Altre importanti fonti di inquinamento sono i materiali da costruzione. Ecco perché diciamo sempre che è importante costruire bene con materiali basso emissivi. Pannelli isolanti, schiume, sigillanti, colle, pitture possono generare VOC.
Finito? No, purtroppo.
Anche gli arredi (i mobili, la moquette, i rivestimenti) possono determinare emissioni continue e durature nel tempo, grazie sia alle colle utilizzate nella costruzione delle pannellature sia ai cicli di verniciatura.
I VOC possono essere causa di una vasta gamma di effetti che vanno dal disagio sensoriale fino a gravi alterazioni dello stato di salute.
Tutto dipende dalla concentrazione: se questa è alta negli ambienti interni, i VOC possono causare problemi a numerosi organi o apparati, in particolare a carico del sistema nervoso centrale.
Alcuni di essi sono stati riconosciuti come cancerogeni per l’uomo: la Formaldeide, il Benzene, l’Acetaldeide, il Tricloroetilene e il Tetracloroetilene. È stato anche ipotizzato che l’inquinamento indoor da VOC possa costituire un rischio cancerogeno per soggetti che trascorrono molto tempo al chiuso.
C’è qualcosa che puoi fare? Eccoti qui alcuni consigli:
La formaldeide è un composto organico in forma di vapore, caratterizzato da un odore acre e pungente. Viene usato come “marker” della qualità dell’aria indoor.
Cosa vuol dire “marker”? Beh, significa che la formaldeide è un parametro usato per avere un’idea della qualità dell’aria, non possiamo misurare tutto.
Oltre a essere un prodotto della combustione (fumo di tabacco e altre fonti di combustione), è anche emessa da:
Gli effetti che la formaldeide può avere su di noi e la nostra famiglia sono tanti e poco desiderabili.
Può essere assorbita dall’organismo per inalazione causando edema polmonare. Questa sostanza poi è gravemente irritante per gli occhi, le mucose ed il tratto respiratorio.
Può causare:
Come hai visto, la formaldeide può dare grossi problemi ed è un cancerogeno certo per l’uomo. Per limitare i danni è utile seguire gli stessi accorgimenti già proposti per i Voc:
Mantieni una temperatura bassa all’interno della casa. Una temperatura di circa 18° aiuta a contenere l’emissione di formaldeide. Più aumenta la temperatura, più aumenta l’emissione di formaldeide.
Nonostante abbiano un nome quasi rassicurante (aromatici), gli IPA sono un inquinante molto fastidioso. Vediamo un po’cosa sono!
Gli IPA rappresentano un ampio gruppo di composti organici, per lo più non volatili, che vengono generati dalla combustione incompleta di materiale organico.
Fra questi, è particolarmente tossico è il Benzo(a)pirene.
Le sorgenti principali sono le fonti di combustione, come le caldaie a legna, pellet o gas naturale, i camini a legna, il fumo di sigaretta, il traffico veicolare, la combustione dei rifiuti.
Gli IPA si generano anche con la cottura di cibi o la combustione di incenso, profumatori per ambiente, candele decorative, ecc.
Fermo! Sappiamo cosa stai pensando!
“Ma allora se anche la cottura dei cibi è un problema, smetto di mangiare?”
Ovviamente no. Il problema non è il caminetto o la cottura dei cibi, ma l’insieme incontrollato di questi fattori. Come sempre, è la concentrazione il vero problema e per quanto tempo si è esposti.
Sono sicuramente più dannose per il nostro organismo piccole dosi di inquinanti per molti anni di esposizione piuttosto che grande quantità ma per un solo giorno.
Gli IPA sono un gruppo di sostanze molto vasto. Alcune di queste, purtroppo, sembrano avere effetti cancerogeni e mutageni.
Cosa vuol dire? Beh, gli IPA possono provocare tumori cutanei per contatto e tumori polmonari per via respiratoria. In particolare il benzo(a)pirene è ritenuto causa di mutazioni genetiche, malformazioni fetali e disturbi dello sviluppo.
Niente allarmismi però. Come hai visto, è tutto un problema di concentrazione. Essendo una classe di composti contenenti agenti cancerogeni (Benzo(a)pirene e Benzene) si raccomanda di mantenere il livello di concentrazione il più basso possibile.
Vuoi combattere gli IPA? Qui sotto trovi alcuni accorgimenti:
Arieggia molto gli ambienti interni
Ne sentiamo parlare spesso, ma sappiamo davvero cos’è?
È l’insieme delle sostanze sospese in aria sotto forma di aerosol atmosferico aventi dimensione aereodinamica che varia dai 10 fino agli 0,01 micron (nano polveri).
Le fonti possono essere varie, come ad esempio:
La composizione chimica risulta molto varia: metalli pesanti, solfati, nitrati, ammonio, diossine, ecc. Tutte cosucce che meno se ne respirano e meglio è.
Ricorda questo:
il nemico più grande è quello più piccolo.
Minori sono le dimensioni delle particelle e più sono pericolose e difficili da combattere. Il particolato è tanto più fine quanto maggiore è la temperatura di combustione.
Avrai sentito parlare spesso di PM10, PM5, PM2,5, PM1 e via dicendo. Hai idea di cosa vogliano dire queste sigle? Servono per classificare i vari tipi di particolato. Eccoli qui, in ordine di grandezza (e di pericolosità).
Le polveri fini: PM10 e PM2,5. Vengono definite polveri fini le particelle di polvere con un diametro aerodinamico inferiore a 10μm (PM10), in grado di penetrare nel tratto respiratorio superiore (naso, faringe e trachea) e le particelle con diametro inferiore a 2,5μm (PM2,5). Le PM2,5 sono più pericolose, perché questo particolato fine è in grado di penetrare profondamente nei polmoni, specie durante la respirazione dalla bocca.
Le polveri respirabili: PM1. Per dimensioni ancora inferiori (PM1) si parla di polvere respirabile, cioè di particolati in grado di penetrare profondamente nei polmoni fino in fondo, senza ostacoli, fino agli alveoli.
Le Nano Polveri: PM0,001. Le Nano polveri di particolato hanno un diametro dell’ordine di grandezza dei nanometri (ovvero PM 0,001. Per intenderci, sono polveri mille volte più piccole delle già minuscole PM1. Si tratta in questo caso di misure atomiche e molecolari. Queste nano particelle hanno la possibilità di entrare direttamente nel circolo sanguigno, stimolando la produzione di fibrina (aneurisma e infarto del miocardio).
Piccolo indovinello.
Qual è la causa principale dell’inquinamento ambientale?
Se pensi che la causa sia il traffico, la risposta è sbagliata.
Se pensi che la causa principale siano le industrie, la risposta è sbagliata.
Secondo l’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) della Lombardia, le principali fonti di inquinamento da PM2,5 sono queste:
Numerosi studi hanno evidenziato una correlazione tra la nostra esposizione all’aria contenente particolato e le alterazioni della funzionalità respiratoria.
L’esposizione prolungata nel tempo a particolato, già a partire da basse dosi, è associata all’incremento di mortalità per malattie respiratorie e cardiovascolari e di patologie quali bronchiti croniche, asma e riduzione della funzionalità respiratoria.
L’esposizione cronica al particolato di combustione più fine (PM1 = inceneritore) è stata associata ad un incremento del rischio di tumore delle vie respiratorie.
La fuliggine infatti può assorbire numerosi idrocarburi aromatici policiclici, alcuni dei quali cancerogeni, trasportandoli fino alle parti più profonde dei polmoni.
Cosa puoi fare per combattere il particolato? Ecco qui:
L’arma migliore? La Ventilazione Meccanica Controllata. Le nostre Case Passive ad esempio sono dotate di Ventilazione Meccanica Controllata con filtro F7 in grado di filtrare una buona parte del particolato.
In certe zone d’Italia, il radon è un bel problema. Si tratta di un gas nobile, inerte chimicamente, presente in atmosfera come gas monoatomico.
Come puoi riconoscerlo? Non con i sensi, perché non ha odore, né colore.
Proviene principalmente dalle rocce presenti nel sottosuolo, specie se di origine vulcanica ( i graniti, le pozzolane, i tufi, le lave), oppure dai materiali da costruzione ricchi di radionuclidi naturali.
Un’altra sorgente è l’acqua, perché questo gas può essere solubile.
Per riassumere, ricorda che:
Come abbiamo già detto, ricorda che il problema non è la presenza di un inquinante in sé, ma la sua concentrazione.
Detto questo, però, dobbiamo ricordare che il radon rappresenta la più importante fonte naturale di esposizione alle radiazioni ionizzanti della popolazione nel suo insieme ed è un importante agente di rischio per la salute umana.
Come funziona? Le particelle α entrano nei polmoni attraverso la respirazione e possono danneggiare il DNA delle cellule dei tessuti polmonari fino alla loro trasformazione in cellule tumorali.
Il radon, dopo il fumo di tabacco, è la seconda causa di morte per cancro del polmone. È inoltre dimostrato un effetto moltiplicativo radon-fumo di tabacco.
Per combattere il radon, ecco cosa puoi fare:
Arieggia molto gli ambienti interni.
Le muffe danno molto fastidio perché creano un problema visibile.
I loro danni, però, non sono solo estetici. Vediamo perché.
Le muffe sono un agglomerato di funghi microscopici (miceli) che durante la loro crescita producono particelle di forma sferica di piccole dimensioni (spore) che si disperdono nell’aria.
Ne esistono circa 5000 tipi, che possono manifestarsi con aspetti e colori diversi (nero, verde, ma anche azzurro, rosso).
Le spore di alcuni funghi come lo Stachybotrys rilasciano potenti tossine che possono creare gravi lesioni polmonari, fino ad arrivare all’emorragia e che risultano cancerogene anche per fegato e reni.
Il manifestarsi della muffa sulle superfici interne degli edifici può essere indice di problemi come:
È dimostrato che l’esposizione alle muffe si associa alla maggiore prevalenza di sintomi respiratori, asma e danni funzionali respiratori.
Alcune spore sono così piccole da riuscire facilmente a penetrare in profondità nelle vie respiratorie, fino a raggiungere i bronchi e gli alveoli polmonari, con conseguenze e problemi come:
La muffa è un bel fastidio. Ecco come puoi combattere il problema:
Se vuoi avere insieme un altissimo grado di comfort e di qualità dell’aria indoor, ecco cosa ti serve:
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