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Ti sei mai chiesto se la tua casa è un luogo sicuro? Magari hai messo la porta blindata e un nuovo sistema di allarme, ma c’è un pericolo che passa anche i sistemi anti-intrusione più sofisticati: l’inquinamento indoor.
Tanti pensano che l’inquinamento sia un problema che riguarda solo le strade trafficate, ma non è così: l’inquinamento maggiore si trova negli ambienti chiusi. Si chiama inquinamento indoor, perché è una combinazione dell’inquinamento esterno e l’inquinamento prodotto in casa.
Puoi combattere l’inquinamento indoor in casa tua? Certo, ma prima devi conoscere quali sono i nemici che minacciano l’aria di casa tua.
Gli inquinanti in una casa si possono suddividere in tre gruppi:
Di tipo chimico,
come i VOC
Di tipo fisico, come il radon,
l’amianto, il particolato
e i metalli pesanti.
Di tipo biologico, come
le muffe, i batteri, i virus,
i pollini e gli acari.
A questo elenco non abbiamo inserito la CO2 perchè non può essere considerata un inquinante, in quanto siamo noi stessi a produrla.
Il problema non è la CO2, ma la sua concentrazione: quando è troppo elevata, vuol dire che se aumenta troppo possiamo avere sonnolenza e perdita di concentrazione.
Ma vediamo nello specifico quali sono gli inquinanti più pericolosi.
I VOC sono i Composti Organici Volatili (Volatile Organic Compounds in inglese).
Si tratta di composti chimici (ne esistono più di 900 tipi) come idrocarburi alifatici, aromatici e clorurati, aldeidi, terpeni, alcooli, esteri e chetoni.
Come arrivano in casa tua? Possono essere generati da prodotti cosmetici o deodoranti, materiali di pulizia come i detersivi o i detergenti, colle, adesivi, solventi, vernici, ma anche dal fumo di sigaretta e da strumenti tipici degli uffici quali le stampanti e le fotocopiatrici.
Essi si propagano negli ambienti per evaporazione superficiale a temperatura ambiente e per capillarità.
Un elemento nascosto, come ad esempio un isolante che sta dentro a un’intercapedine, può comunque emettere VOC che raggiungono l’aria interna della tua casa sia attraversando il materiale più superficiale di rivestimento (per esempio, il cartongesso), sia infiltrandosi nei bordi di giunzione e nelle fughe tra elementi.
Altre importanti fonti di inquinamento sono i materiali da costruzione. Ecco perché diciamo sempre che è importante costruire bene con materiali basso emissivi. Pannelli isolanti, schiume, sigillanti, colle, pitture possono generare VOC.
Anche gli arredi (i mobili, la moquette, i rivestimenti) possono determinare emissioni continue e durature nel tempo, a causa delle colle utilizzate nella costruzione delle pannellature e dei cicli di verniciatura.
I VOC possono essere causa di una vasta gamma di effetti collaterali che vanno dal disagio sensoriale fino a gravi alterazioni dello stato di salute.
Tutto dipende dalla concentrazione: se questa è alta negli ambienti interni, i VOC possono causare problemi a numerosi organi o apparati, in particolare a carico del sistema nervoso centrale.
Alcuni di essi sono stati riconosciuti come cancerogeni per l’uomo: la formaldeide, il benzene, l’acetaldeide, il tricloroetilene e il tetracloroetene. È stato anche ipotizzato che l’inquinamento indoor da VOC possa costituire un rischio cancerogeno per soggetti che trascorrono molto tempo al chiuso.
Alcuni consigli per difenderti dalle VOC:
La formaldeide è un composto organico in forma di vapore, caratterizzato da un odore acre e pungente. Viene usato come “marker” della qualità dell’aria indoor, ovvero si tratta di un parametro usato per avere un’idea della qualità dell’aria, non possiamo misurare tutto.
Oltre a essere un prodotto della combustione (fumo di tabacco e altre fonti di combustione), è anche emessa da:
Gli effetti che la formaldeide può avere sull’uomo sono tanti e poco desiderabili.
Può essere assorbita dall’organismo per inalazione causando edema polmonare. Questa sostanza poi è gravemente irritante per gli occhi, le mucose ed il tratto respiratorio.
Può causare:
Come hai visto, la formaldeide può creare grossi problemi di salute ed è cancerogeno certo per l’uomo. Per limitare i danni è utile seguire gli stessi accorgimenti già proposti per i VOC:
Arieggia molto gli ambienti interni. Cambiare l’aria è importante, se non sei dotato di Ventilazione Meccanica Controllata, apri spesso le finestre.
Mantieni basse le temperature. Una temperatura di circa 18° aiuta a contenere l’emissione dei VOC, che invece aumenta con temperature più elevate.
Nonostante abbiano un nome quasi rassicurante gli IPA sono un inquinante molto fastidioso.
Gli IPA rappresentano un ampio gruppo di composti organici, per lo più non volatili, che vengono generati dalla combustione incompleta di materiale organico.
Fra questi, è particolarmente tossico è il benzo(a)pirene.
Le sorgenti principali sono le fonti di combustione, come le caldaie a legna, pellet o gas naturale, i camini a legna, il fumo di sigaretta, il traffico veicolare, la combustione dei rifiuti.
Gli IPA si generano anche con la cottura di cibi o la combustione di incenso, profumatori per ambiente, candele decorative, ecc.
Gli IPA sono un gruppo di sostanze molto vasto. Alcune di queste, purtroppo, sembrano avere effetti cancerogeni e mutageni.
Questo significa che gli IPA possono provocare tumori cutanei per contatto e tumori polmonari per via respiratoria. In particolare il benzo(a)pirene è ritenuto causa di mutazioni genetiche, malformazioni fetali e disturbi dello sviluppo.
Niente allarmismi però, si tratta solo di problemi di concentrazione. Essendo una classe di composti contenenti agenti cancerogeni (benzo(a)pirene e benzene) si raccomanda di mantenere il livello di concentrazione il più basso possibile.
Qui sotto trovi alcuni accorgimenti per difenderti da gli IPA:
Il particolato è l’insieme delle sostanze sospese in aria sotto forma di aerosol atmosferico aventi dimensione aereodinamica che varia dai 10 fino agli 0,01 micron (nano polveri).
Le fonti possono essere varie, come ad esempio:
La composizione chimica risulta molto varia: metalli pesanti, solfati, nitrati, ammonio, diossine, ecc.
Minori sono le dimensioni delle particelle e più sono pericolose e difficili da combattere. Il particolato è tanto più fine quanto maggiore è la temperatura di combustione.
Avrai sentito parlare spesso di PM10, PM5, PM2,5, PM1 e via dicendo. Queste sigle servono per classificare i vari tipi di particolato in ordine di grandezza (e di pericolosità).
Le polveri fini: PM10 e PM2,5.
Vengono definite polveri fini le particelle di polvere con un diametro aerodinamico inferiore a 10μm (PM10), in grado di penetrare nel tratto respiratorio superiore (naso, faringe e trachea) e le particelle con diametro inferiore a 2,5μm (PM2,5). Le PM2,5 sono più pericolose, perché questo particolato fine è in grado di penetrare profondamente nei polmoni, specie durante la respirazione dalla bocca.
Le polveri respirabili: PM1.
Per dimensioni ancora inferiori (PM1) si parla di polvere respirabile, cioè di particolati in grado di penetrare profondamente nei polmoni fino in fondo, senza ostacoli, fino agli alveoli.
Le Nano Polveri: PM0,001.
Le Nano polveri di particolato hanno un diametro dell’ordine di grandezza dei nanometri (ovvero PM 0,001. Per intenderci, sono polveri mille volte più piccole delle già minuscole PM1. Si tratta in questo caso di misure atomiche e molecolari. Queste nano particelle hanno la possibilità di entrare direttamente nel circolo sanguigno, stimolando la produzione di fibrina (aneurisma e infarto del miocardio).
Secondo l’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) della Lombardia, le principali fonti di inquinamento da PM2,5 sono queste:
Numerosi studi hanno evidenziato una correlazione tra la nostra esposizione all’aria contenente particolato e le alterazioni della funzionalità respiratoria.
L’esposizione prolungata nel tempo a particolato, già a partire da basse dosi, è associata all’incremento di mortalità per malattie respiratorie e cardiovascolari e di patologie quali bronchiti croniche, asma e riduzione della funzionalità respiratoria.
L’esposizione cronica al particolato di combustione più fine (PM1 = inceneritore) è stata associata ad un incremento del rischio di tumore delle vie respiratorie.
La fuliggine infatti può assorbire numerosi idrocarburi aromatici policiclici, alcuni dei quali cancerogeni, trasportandoli fino alle parti più profonde dei polmoni.
Per ridurre al minimo il contatto con il particolato è meglio evitare i camini aperti e qualsiasi combustione.
L’arma migliore? La Ventilazione Meccanica Controllata.
Le nostre Case Passive ad esempio sono dotate di Ventilazione Meccanica Controllata con filtro F7 in grado di filtrare una buona parte del particolato.
Il radon è un gas nobile, inerte chimicamente, presente in atmosfera come gas monoatomico.
Proviene principalmente dalle rocce presenti nel sottosuolo, specie se di origine vulcanica (i graniti, le pozzolane, i tufi, le lave), oppure dai materiali da costruzione ricchi di radionuclidi naturali.
Un’altra sorgente è l’acqua, perché questo gas può essere solubile.
Per riassumere, ricorda che:
Come abbiamo già detto, ricorda che il problema non è la presenza di un inquinante in sé, ma la sua concentrazione.
Detto questo, però, dobbiamo ricordare che il radon rappresenta la più importante fonte naturale di esposizione alle radiazioni ionizzanti della popolazione nel suo insieme ed è un importante agente di rischio per la salute umana.
Come funziona? Le particelle α entrano nei polmoni attraverso la respirazione e possono danneggiare il DNA delle cellule dei tessuti polmonari fino alla loro trasformazione in cellule tumorali.
Il radon, dopo il fumo di tabacco, è la seconda causa di morte per cancro del polmone. È inoltre dimostrato un effetto moltiplicativo radon-fumo di tabacco.
Per combattere il radon, ecco cosa puoi fare:
Le muffe sono un agglomerato di funghi microscopici (miceli) che durante la loro crescita producono particelle di forma sferica di piccole dimensioni (spore) che si disperdono nell’aria.
Ne esistono circa 5000 tipi, che possono manifestarsi con aspetti e colori diversi (nero, verde, ma anche azzurro, rosso).
Le spore di alcuni funghi come lo Stachybotrys rilasciano potenti tossine che possono creare gravi lesioni polmonari, fino ad arrivare all’emorragia e che risultano cancerogene anche per fegato e reni.
Il manifestarsi della muffa sulle superfici interne degli edifici può essere indice di problemi come:
Scarsa ventilazione
Eccessiva umidità
Insufficiente
isolamento termico
È dimostrato che l’esposizione alle muffe si associa alla maggiore prevalenza di sintomi respiratori, asma e danni funzionali respiratori.
Alcune spore sono così piccole da riuscire facilmente a penetrare in profondità nelle vie respiratorie, fino a raggiungere i bronchi e gli alveoli polmonari, con conseguenze e problemi come:
Ecco come puoi combattere il problema:
Se vuoi avere insieme un altissimo grado di comfort e di qualità dell’aria indoor, ecco cosa ti serve:
In poche parole, una Casa Passiva.
Via Martiri di Belfiore, 21 – San Giorgio Bigarello (MN)
Tel.: 0376 439579 – [email protected]
P.IVA: 03542990233
MAC Costruzioni Generali è un’impresa edile specializzata nella progettazione, costruzione e ristrutturazione di edifici secondo i più elevati standard energetici come Passivhaus e CasaClima.
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